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Rolex Sea-Dweller Mark I Ref. 1665

Rolex Sea-Dweller Mark I Ref. 1665 Venduto

Materiale: Acciaio
Seriale:  61XXXXX
Referenza: 1665
Anno: 1979
Calibro: Automatico
Scatola e Garanzia: No

Ad avvalorare la tesi del brand Rolex da intendersi sì come azienda orologiera di primo livello ma che ha dato da sempre la sua massima attenzione alla risoluzione di esigenze concrete, coniugando nei propri manufatti al tempo stesso efficienza, solidità ma anche glamour, oggi la Gioielleria Bonanno presenta un altro gioiello, un altro orologio che ha fatto epoca e che conferma la mission Rolex: il Rolex Sea-Dweller Referenza 1665.

L’orologio che presentiamo oggi conferma infatti la tradizione di una fusione tra funzionalità e praticità che la maison svizzera ha costruito nei decenni della sua storia.

Vi racconteremo di un segnatempo che arriva da lontano attraverso un percorso lento e progressivo, un percorso leggermente insolito se volete anche per come l’orologio approderà successivamente sugli scaffali dei rivenditori rispetto alle famiglie di Rolex precedenti.

Inoltre, aldilà di tutto, mai come in questo caso possiamo affermare che il Rolex Sea-Dweller Referenza 1665, o se preferite la singola famiglia dei Rolex Sea-Dweller, sia senza dubbio un case history di come la Rolex abbia prodotto un orologio in sintonia, se non addirittura in sinergia, con l’azienda che lo commissionò, sebbene si trattasse di una vera e propria nicchia di mercato!

Ma anche come, accanto alla storia della nascita dell’orologio, si sia pian piano sviluppata quasi una mitologia parallela legata sempre al mondo del vintage, che ha fatto del Rolex Sea-Dweller Referenza 1665 quasi un’icona del collezionismo, con la denominazione Mark aggiunta in un secondo tempo dai collezionisti proprio per differenziarne, classificandoli, i diversi quadranti che i fornitori della casa svizzera hanno fornito negli anni.

La nascita della storia.

Tutto nasce nel giorno in cui la società francese con sede a Marsiglia COMEX (acronimo di COmpagnie Maritime d’EXpertise), famosa nel mondo per le indubbie qualità e competenza nell’operazioni sottomarine, sottopone alla Rolex un’esigenza basilare per meglio agire all’interno di un segmento del proprio business.

La COMEX infatti ha in quel tempo contratti importantissimi con le compagnie che estraggono il petrolio od altro dal sottosuolo marino, compagnie che appaltano ai francesi le operazioni di manutenzione agli impianti di trivellazione sottomarina.

Facile pertanto associare a questi interventi, ordinari e straordinari, un ruolo primario nel determinare la qualità del lavoro svolto dalla COMEX.

A questo punto non ci vuole un granchè ad intuire che se la qualità e l’esecuzione del lavoro è determinante per le sorti di ogni intervento, ai sommozzatori o palombari che devono operare a lungo sott’acqua e per lunghi periodi a profondità marine considerevoli, deve essere fornito un equipaggiamento più che consono!

Inizia quindi un rapporto molto stretto tra la COMEX e Rolex perchè il personale della società francese intanto decide di dotarsi dei Submariner, dei normali, efficientissimi Rolex Submariner Referenza 5513, garantiti ed impermeabili con la famosa cassa Oyster fino a 660 ft. 200 m. e perfettamente adatti alle immersioni tradizionali: duecento metri, sono proprio tanti!

Ma la tecnologia si evolve. Ecco perciò che il management dell’azienda francese, sperimentando delle formule d’intervento sottomarino più rapide con relativa accellerazione delle procedure stesse, metta a disposizione del personale impegnato nelle profondità marine due soluzioni per evitare il rischio embolia (una bolla di azoto che può entrare nel circolo sanguigno in seguito ad una risalita in superficie troppo rapida successiva ad un’immersione).

Perciò da un lato viene fornito al sommozzatore nelle bombole in dotazione una miscela artificiale composta di ossigeno ed elio, una miscela priva quindi di azoto, lo stesso composto che viene immesso durante l’impiego di apposite camere denominate “di decompressione”: per raggiungere la profondità designata senza alcun rischio, i subacquei si servono di una specifica campana d’immersione, capace di mantenere i valori fisici degli addetti ottenuti nella camera di decompressione e permettere anche, a lavoro ultimato, una più sicura risalita in superficie.

A questo punto però accade l’imponderabile, quello che in parole povere darà l’avvio alla creazione del modello del Nostro Sea-Dweller!

Infatti accade che il gas elio impiegato nelle camere di decompressione e nelle campane riesca a penetrare all’interno dei Rolex Submariner 5513 in dotazione, insinuandosi nella giunzione tra cassa e vetro ma non riuscendo a fuoriuscirne con la stessa rapidità con cui viene ripristinata la pressione atmosferica una volta ritornati in superficie!!

Pertanto la pressione che si genera all’interno del Submariner provoca letteralmente la sollevazione del suo vetro, in certi casi addirittura la frantumazione rendendolo perciò inservibile: chi l’avrebbe mai detto?

Nasce il Rolex Sea-Dweller…O no?

La COMEX a questo punto si rivolge alla Rolex, sottoponendole il problema da risolvere e che alla fine sarà positivo per entrambi.

Prima di tutto la Rolex opera un artifizio molto acuto su alcuni dei Submariner 5513 in dotazione alla ditta francese: appone una piccola valvola, posizionata sul lato opposto alla corona di carica. Essa è costituita da un piccolo pistone unidirezionale a molla, sigillato da una guarnizione O-ring. Il brevetto svizzero sarà catalogato in futuro con il codice CH492246.

Così, scendendo in profondità, la pressione esercitata dall’acqua preme il pistone contro la guarnizione, garantendone così la tenuta stagna. Ma risalendo verso la superficie, diminuendo la pressione dell’acqua accade lo stesso per la pressione esercitata dall’elio che provoca così l’apertura della valvola del Submariner 5513: l’integrità del vetro è salva!

Quindi il Rolex Submariner Referenza 5513 così modificato soddisfa la COMEX che ne richiede una seconda fornitura di orologi con questa mini valvola, un successo dunque per la maison svizzera che conferma la propria missione aziendale: stile, classe ma anche solida funzionalità!

Dal punto di vista commerciale da Ginevra invece s’intuisce che questo orologio debba distinguersi dagli altri Submariner di produzione standard. Si decide perciò d’introdurre la nuova Referenza numerandola5514, contraddistinguendo così il modello dotato della valvola per l’espulsione dell’elio dal Submariner 5513.

Dopodicchè la Rolex decide che entrambe le due Referenza 5513 e 5514 con valvola non siano destinati alla commercializzazione: verranno forniti unicamente alla COMEX, senza mai entrare nei cataloghi ufficiali.

Ci siamo, ecco il Rolex Sea-Dweller!!!

I tempi però sono maturi: siamo agli inizi del ‘67 quando la Rolex decide di rompere gli indugi presentando proprio la logica evoluzione del Rolex Submariner Referenza 5514: eccolo l’orologio battezzato come “abitante degli abissi”, al secolo Sea-Dweller!

Tecnicamente questo primo esemplare del Rolex Sea-Dweller ha una cassa di fatto identica a quella del Submariner mentre il movimento è il calibro 1575 automatico, dotato inoltre di un datario ad ore 3.

Questi primi esemplari però, prodotti indicativamente nel ‘67, sono identificati e conosciuti come Patent Pending, letteralmente “in attesa di brevetto”, e possono essere distinti in due serie differenti.

Il primo Sea-Dweller Patent Pending (1967) è da considerarsi una sorta di prototipo, affidato da testare a sommozzatori professionisti nel mondo, dunque non in vendita. Durerà due anni questa fase, terminando all’incirca nel 1969.

Esso si caratterizza perchè ha un quadrante nero opaco (matt) con scritte bianche ad eccezione del solo nome del modello, stampato in rosso.

La profondità indicata è di 500 m.1650 ft. ed ha inoltre un fondello che presenta le scritte Oyster Gas Escape Valve (Patent Pending) sul bordo. Infine, la famosa valvola non è presente!

Comunque sia, la sua grande popolarità tra i collezionisti sarà incentrata su di un altro dettaglio e, come sempre nel vintage, a parecchi anni dalle uscite di questi esemplari come accennato in precedenza.

Saranno infatti queste scritte sul quadrante, la loro colorazione ed il carattere di come verranno stampate tali scritte che ne determineranno il valore ed il conseguente pregio.

I collezionisti di tutto il mondo inoltre, osservando con cura tutte le differenze presenti sui quadranti del Rolex Sea-Dweller Referenza 1665, sia tra questi primi esemplari Patent Pending che su quelli successivi ufficialmente sul mercato dei rivenditori sino al ‘77, useranno il termine “Mark” per identificarne meglio il quadrante del Sea-Dweller 1665 con questa o quella caratteristica.

Pertanto si comincia dal quadrante Mark 0, cioè proprio dal modello prototipo di Sea-Dweller che stiamo descrivendo, di cui oggi se ne stimano appena 12 esemplari in tutto il mondo: singola scritta rossa sul quadrante, 500 m. di profondità, incisione sul retro del fondello e valvola non ancora brevettata e quindi non presente!

Un esempio? Nel novembre 2018 ecco uno di questi modelli venduto ad un’Asta Phillips per ben 708.500,00 Franchi svizzeri!

In un secondo momento (impossibile essere certi del “quando”), viene prodotto un altro, secondo quadrante ma con una grafica differente: il nome del modello è sempre Sea-Dweller Submariner, stampato sempre in colore rosso però ora su due righe e l’indicazione della profondità passa a 2000 ft.610 m., aumentando tra l’altro la portata della profondità raggiungibile, già ragguardevole!

E spunta anche l’acronimo DRSD: Double Red SeaDweller Dials, letteralmente doppia scritta rossa, che di fatto sarà la normalità del prodotto quando verrà immesso sul mercato.

Spostando l’attenzione oltre, ci sono poi le scritte sul fondello Rolex Oyster Gas Escape Valve (Patent Pending), adesso spostate nella parte centrale, disposte a mò di circolo ad eccezione della parola Rolex che è invece trasversale.

C’è però un ulteriore carattere distintivo ed è il vetro utilizzato, prerogativa unicamente di questo modello, il famoso ormai Tropic 39. Esso si caratterizza per il tipico profilo bombato, successivamente definito super domed od anche cupolone da parte dei collezionisti, ma che trae la sua forma proprio per aumentare la resistenza alla pressione dell’acqua: un vetro piatto opporrebbe minore resistenza!

Di contro la presenza del datario ad ore 3 non comprende la lente magnificatrice. Secondo molti questa scelta potrebbe dipendere dal fatto che un vetro, con un simile sviluppo in altezza, non avrebbe permesso la corretta messa a fuoco del datario attraverso il cyclope.

C’è poi il bracciale adottato, che è la Referenza 9315 con finali 385 e chiusura di sicurezza Flip-Lockdotato di Diver’s Extension, tuttavia i primissimi esemplari di questa seconda versione potrebbero aver montato il bracciale rivettato estensibile Referenza 6636 con finali 80.

Infine, la profondità massima raggiungibile dichiarata sui quadranti del nuovo Rolex Sea-Dweller Submariner 2000 colloca immediatamente l’orologio al vertice degli orologi subacquei professionali di tutto il mondo, un record di livello assoluto!

Dunque queste versioni Patent Pending vengono sì prodotte ma in quantitativi ridotti e solo in parte, ma lo si scoprirà dopo, alcuni di essi arrivano sul mercato probabilmente dopo l’uso di coloro che li avevano testati, a differenza dei predecessori 5513/14 dotati di valvola e mai commercializzati perchè destinati alla COMEX.

Rimangono però da considerarsi a tutti gli effetti come una sorta di pre-serie, anche in virtù del brevetto relativo alla valvola non ancora registrato e che avverrà in seguito.

Il Rolex Sea-Dweller 1665 sbarca sul mercato!

Arriviamo quindi ai primi anni ‘70 quando fa la sua comparsa (finalmente), la versione definitiva del Rolex Sea-Dweller 1665, destinata alla regolare commercializzazione sul mercato.

La Referenza rimane invariata, dunque 1665, ma l’orologio presenta però due importanti cambiamenti strutturali di cui uno tangibile e l’altro meno tangibile.

Il fattore più rilevante e visibile ad occhio nudo è l’introduzione di una nuova cassa di maggiore spessore, accompagnata dal nuovo fondello che riporta la tanto attesa dicitura Rolex Patent in sostituzione della precedente Patent Pending.

Il quadrante mantiene le caratteristiche già elencate in precedenza, subendo soltanto qualche leggera modifica a livello grafico: tutti i Rolex Sea-Dweller Submariner 1665 equipaggiati con quadrante Double Red SeaDweller Dials o “doppia scritta rossa” riportano il numero di matricola o parte di esso, all’interno del fondello.

I primi esemplari, nel primo periodo del biennio ‘71-’73 circa, hanno solo le ultime tre cifre del numero seriale mentre i successivi, nel triennio ‘74-’77, lo riportano integralmente.

Il numero di matricola è però inciso in modo molto leggero, impossibile saperne il motivo!!

Viene impiegato poi il bracciale Referenza 9315 con finali 385/285 indicativamente fino al ‘75, quando viene sostituito dal nuovo 93150 con finali 585.

Il Rolex Sea-Dweller Submariner 1665 rimane in produzione in questo modo, con queste caratteristiche fino al ‘77, fino a quando non viene sottoposto ad un nuovo, ulteriore restyling.

Habemus Papam, ecco a Voi The Big White!!

Siamo quindi nel 1977 e la rivisitazione è unidirezionale: le scritte sul quadrante infatti adesso sono stampate integralmente in colore bianco, scompare dunque il colore rosso ed il nome del modello diventa semplicemente Sea-Dweller, perdendo l’appellativo Submariner 2000: nasce l’orologio che verrà chiamato The Big White!

Ed anche in questo caso la Rolex produce quadranti con diverse varianti grafiche contraddistinte da piccole differenze nella stampa, dovute sempre ai diversi fornitori dei quadranti stessi.

Ed anche per il Big White, o se preferite per il Rolex Sea-Dweller Referenza 1665, varrà la classificazione di valore e pregio identificandone il Mark a seconda delle caratteristiche del quadrante.

Elenchiamoli ad uno ad uno allora.

Mark 0. E’ sicuramente il modello più raro ed è lui il Big White! Si riscontra infatti nella grafica una maggior lunghezza della scritta Sea-Dweller, e la scritta ft è identica a quella del predecessore Doppia Scritta Rossa. Attenzione però: nel retro del quadrante c’è sovraimpressa l’ha scritta del produttore che è la ditta Lemrich & CIE, e ad oggi se ne conoscono pochissimi esemplari. Inoltre è l’unico esemplare che ha sul fondello le scritte tipiche dei Rolex ma anche i numeri di serie.

Mark 1. Questa versione ha un quadrante leggermente meno raro del Mark 0 ma ha un’anomalia che lo rende molto speciale: è l’unica versione ad avere la scritta 2000 ft.610 m. in carattere stampatello e non in corsivo. Inoltre la scritta minuscola SWISS T < 25 ad ore 6 ha il trattino perfettamente allineato con l’indice di ore 6.

Mark 2. Senza dubbio il quadrante più raro! In esso infatti la denominazione SUPERLATIVE CHRONOMETER OFFICIALLY CERTIFIED è detta “a binario” per la sua disposizione su due righe. Da questo dettaglio questa tipologia di quadrante viene perciò denominata dai collezionisti Rail Dial. Inoltre la scritta T SWISS T < 25 è diversa dal Mark 1 con una T in più.

Mark 3. In questo quadrante si può vedere la corona stilizzata del brand Rolex ad ore 12 con i puntali più sottili ed affusolati e con l’occhiello, disegnato sotto la corona, meno schiacciato. Il produttore di questo quadrante è la ditta Beyeler che riproduce la scritta ft più sottile rispetto al Mark 2.

Mark 4. E’ l’ultimo Mark, molto simile al Mark 3 solo che in questo quadrante il trattino che compone la scritta Sea-Dweller è più corto rispetto alle altre versioni. Salvo restando che anche questo quadrante è prodotto ancora dalla ditta Lemrich & CIE, la lettera R di Oyster è allineata verticalmente al logo Rolex.

A completare infine l’insieme dei quadranti, la Rolex negli anni ‘90 ne valida altre due tipologie che, a discrezione dei proprietari, potranno sostituire quelli prima elencati nel caso in cui si rovinassero: il Mark 5, prodotto ancora dalla ditta Beyeler ed il Mark 6, autenticamente made in Rolex.

I cambiamenti interessano poi anche il fondello che ora presenta tutte le scritte disposte in modo circolare e non riporta più il numero seriale all’interno. Come bracciale infine, continua ad essere impiegato il bracciale Referenza 93150 con finali 585.

Arriviamo così al ‘78, con la Rolex che presenta un modello completamente rinnovato, il Sea-Dweller Referenza 16660 che va ad affiancare, senza sostituirlo, il 1665 ma questo sarà il tema di un futuro racconto.

Ecco quindi a Voi un raro esemplare di Rolex Sea-Dweller Mark 1 Referenza 1665 offerto come sempre dalla Gioielleria Bonanno.

 

La Cassa.

La cassa del Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è una nuova cassa di spessore leggermente superiore rispetto allo standard dei Submariner di 17 mm. totali. Interamente in acciaio lucido, misura 40 mm. di diametro escludendo però la corona di carica. In perfetto stile Oyster con chiusura a vite, la cassa di questo Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 ha sul lato destro delle classiche spallette a protezione della corona, spallette che hanno un profilo arrotondato tipiche dello styling Rolex. Sul lato sinistro invece, è ben visibile la valvola per la fuoriuscita del gas, brevettato solo dopo la commercializzazione. Infine, nella parte superiore della cassa tra le due anse compare la scritta Registered Design 1665 e in quelle inferiori il numero di serie. Il vetro è leggermente bombato ed in plexiglass.

Il Quadrante.

Il quadrante di questo fantastico esemplare di Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è come abbiamo descritto in principio, il pezzo forte dell’orologio. Questo esemplare è appunto un Mark 1 in quanto di colore interamente nero opaco (matt), con scritte tutte bianche. Prodotto dalla ditta Beyeler, ad ore 12, sotto il simbolo della corona campeggia in bassorilievo ed in grande la scritta ROLEX e, subito sotto ad essa, Oyster Perpetual Date. Ad ore 6 invece, la descrizione dell’orologio su quattro righe una sopra all’altra: in alto c’è la prima, SEA-DWELLER; subito sotto 2000 ft = 600 m. ed ancora più sotto SUPERLATIVE CHRONOMETER con infine, sulla quarta riga, OFFICIALLY CERTIFIED. Ancora più in basso inoltre, e come sempre a caratteri molto piccoli sotto ad ore 6, si può rilevare l’ultima scritta del quadrante: SWISS T < 25.

Un dettaglio di colore: negli anni ’90, quindi a produzione conclusa del Rolex Sea-Dweller 1665, questo quadrante sostituisce i quadranti rovinati, quindi con SWISS T < 25 ad ore 6. Infine, l’ultima fornitura di questo quadrante viene consegnato con solo la dicitura SWISS ad ore 6 e gli indici non sono al trizio bensì luminova.

Non ci sono numeri sul quadrante ma indici e, dove dovrebbero esserci i numeri, c’è un combinato di grossi bottoni in rilievo non di trizio bensì luminova applicato e due bastoni rettangolari per risaltare nel buio, quindi fosforescenti, ad ore 6 e ad ore 9. Invece ad ore 12 c’è il tipico triangolo isoscele rovesciato sempre in rilievo. Ad ore 3 c’è infine il datario, come specificato, senza lente cyclops.

Le lancette dei minuti e delle ore sono le stesse, sfere Mercedes, di altri modelli Rolex. Sono in metallo a forma di bastone, con il trizio applicato verso la parte finale. Differente è quella dei secondi, la cui forma è invece molto sottile con un punto di trizio fosforescente applicato a metà di essa.

 

La Lunetta (o ghiera).

La lunetta o ghiera di questo fantastico esemplare di Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è di metallo nero con impressi numeri bianchi, mobile e bidirezionale, destando così un colpo d’occhio notevole a primo impatto. C’è una scala cronometrica che parte da zero a 60 e che quindi consente a chi lo usa di poterla muovere, sfruttando la zigrinatura dei bordi non molto accentuata però.

Il Fondello.

Il fondello di questo Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è ovviamente a vite per cassa Oyster, in acciaio e satinatura circolare ed ha inciso le caratteristiche scritte al suo centro, in modo circolare, e che sono rispettivamente, dall’alto verso il basso, Montres Rolex SAGeneva Switzerland Patented Stainless Steel1665. La vera novità è che nel retro del fondello compare una scritta inusuale rispetto agli altri modelli e che ne certifica la qualità ed il modello. Infatti c’è scritto Rolex Patent Oyster Gas Escape Valve, lungo tutto l’arco del fondello stesso, con due bellissime e lucidissime corone Rolex in mezzo ad un’altra scritta, ROLEX, in grande; spettacolare!! La zigrinatura che compare, sulla parte leggermente interna, ne facilita l’avvitamento o lo svitamento del fondello.

Tutti i fondelli non hanno più il seriale di cassa inciso mentre nell’ultima produzione Mark 4 Bianco, è possibile trovare fondelli con la scritta di cui sopra: Rolex Patent Oyster Gas Escape Valve, con la doppia corona.

La Corona.

La corona di questo Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è la classica corona in acciaio, classificata come referenza 24-702, dal diametro di 7,00 mm. ed ovviamente, molto ben visibile, con lo spettacolare tasto con inciso il marchio Rolex in rilievo.

Il Movimento (o Calibro).

Il Movimento del Nostro Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è il calibro 1570, creato nel 1965. Trattasi di un movimento automatico con un diametro di 28,50 mm. ed un’altezza di 5,75 mm., derivante del calibro di base 1530 e rappresenta per la Rolex la naturale evoluzione del calibro 1560, dal quale si distingue per il numero di alternanze/ora: si passa da 18.000 a 19.800 a/h. Inoltre questo movimento ha con se la funzione fermo macchina, introdotta a partire dal 1971 circa e ricco di ben 26 rubini.

Il Bracciale.

Il Bracciale del Nostro Rolex Sea-Dweller Mark I Referenza 1665 è il tipico bracciale Oyster in acciaio modello 93150 con i finali 585, con chiusura Flip-Lock sul quale compare, inciso in centro il brand Rolex è, sulla sua destra, J11 in alto, stainless sotto ed infine, ancora più in giù, appunto il codice del modello del bracciale, il 93150.

 

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